REATI E MISURE DI POLIZIA |
Schedato come sardista, sorvegliato dalla polizia come appartenente al gruppo degli antifascisti nuoresi che si raccolgono attorno agli avvocati Mastino, Pinna e Mannironi, che "si riuniscono talvolta in ore notturne nel negozio di ferramenta del predetto Emilio Sechi". Opera, secondo la relazione di un fiduciario dell'OVRA, "nel gruppo degli intellettuali" irriducibili antifascisti della città barbaricina, "per quanto non intellettuale di professione", e si ritiene che "influisca su tutta l'attività amministrativa del Dr Giacomo Satta, Podestà di Nuoro", ritenuto "a disposizione" del gruppo. La sua corrispondenza è controllata già dal 1935, e la sorveglianza cui è sottoposto si intensifica a partire dal 1937, quando l'Ing. Dino Giacobbe - della cui moglie Graziella Sechi è zio- espatria clandestinamente per combattere con i Repubblicani in Spagna. |
FONTI |
DBAS, pag.346; Brigaglia 1986, Vol.1, pagg. 227 e 232; ASNU, Fondo Questura; Serie Sovversivi; M.Moncelsi, "Diddinu Chironi, un antifascista nuorese davanti al Tribunale Speciale", Il Maestrale, Nu, 2015: Doc.5, pag.123. |