| REATI E MISURE DI POLIZIA |
Nel 1918 è denunciato per correità in favoreggiamento alla diserzione, insubordinazione e propaganda sovversiva contro la guerra. Nel 1919 fonda, con altri, "Ordine Nuovo", un settimanale di cui diviene direttore nel gennaio 1921 quando la rivista si trasforma in quotidiano. Co-fondatore e segretario del PCd'I; fondatore de L'Unità; a Mosca dal 1922, è colpito nel 1923 da mandato di cattura per insurrezione contro i poteri dello Stato. Eletto deputato nel 1924, è denunciato nel 1925 per la pubblicazione di stampa sovversiva. Nonostante l’immunità parlamentare, è arrestato nel 1926 e condannato nel 1928 dal Tribunale Speciale a 20 anni di reclusione, al termine del "processone" ai membri del Comitato centrale del Partito comunista d’Italia, per attività cospirativa, "creazione di esercito rivoluzionario, propaganda, istigazione di militari alla disobbedienza, istigazione alla lotta armata contro le classi borghesi e il PNF, oltraggio, vilipendio", etc; incarcerato dal 1926 al 1934, quando ottiene la libertà condizionata. Muore nel 1937 per l'aggravarsi delle sue già precarie condizioni di salute. |
| FONTI |
CPC, busta 2499 (con scheda biografica, materiale a stampa e fotografico); Brigaglia 1986, pag.11-12 e 143-147; Biografie ANPI Donne e Uomini della Resistenza; "Le sentenze del tribunale speciale I e II trimestre"; https://www.englesprofili.it/engles3/engles3.fabersoft.net/index03fd.html?option=com_content&view=article&id=78&Itemid=115; anagrafica ANPPIA, https://www.anppia.it/anagrafe/gramsci-antonio/, |